lunedì 30 agosto 2010

per sentirti mio

Il mio ciuccio di gomma arancione,
sarò disposta a regalarlo ai bambini poveri
e per loro mangerò gli spinaci
sciocchi della nonna.
Farò ciucciare a mia sorella
tutte le mie caramelle
e a mio cugino darò tutte le biglie colorate,
tutte le figurine, anche la mia preferita,
quella introvabile.
Presterò a quel secchione il game boy
e gli insegnerò un trucchetto per passare di livello.
Farò giocare le altre bambine
con la mia Barbie Gran Galà,
e con i pennarelli del mio astuccio
potranno colorare anche i maschi.
Farò leggere il mio diario segreto
in classe davanti a tutti,
svelerò il nome di chi mi piace
durante il gioco della bottiglia,
se necessario darò un bacio a stampo
a quello cicciotto con i brufoli.
Non copierò le versioni di latino sull'autobus,
non passerò a tutti il compito di inglese,
Non litigherò con la prof di filosofia,
non passerò i pomeriggio a massacrarmi
le braccia in bagno.
Mangerò di più.
Starò in punizione il sabato pomeriggio
e studierò matematica
invece di fare le vasche
sul corso.
Non bacerò di nascosto
una mia amica.
Non farò forca,
non mi farò le canne,
non andrò a ballare strafatta,
non pipperò cocaina.
Porterò a casa tutti 30 e lode
e finirò l'università.
Non scoperò chi mi capita
solo per il gusto di farlo.
Mi troverò un bravo ragazzo
con un futuro sicuro,
con la casa al mare,
con una bella macchina,
che piaccia a mio padre
e porti regali alla mia mamma.
Mi sposerò.

Lo farei,
farei tutto questo,
mi piegherei a tanto,
solo per averti,
per sentirti mio.

lunedì 23 agosto 2010

smania

Mi viene quasi voglia di grattarmi forte


le gambe fino a fare uscire il sangue,

tanto sangue.

E poi prendere a mordermi

un braccio,

come a tredici anni,

ma non fermarmi al segno dell'orologio

andare a fondo, a fondo lentamente

fino ad avvertire lo squarcio dei canini nella pelle.



Perchè, smania maledetta

anche stavolta mi scorri nelle vene?

Pulsi, pulsi al collo

ed io mi vorrei contorcere nel letto

come quella serpe assatanata sulla pietra serena

delle scale di casa.



Sto sbagliando anche stavolta

e non riesco a fermarmi.

Come se le mie mani volessero afferrare le mie mani,

come se i miei piedi facessero lo sgambetto ai miei piedi.



Inutile guardare l'orologio in continuazione,

ci sono gia cascata

e le lancette non si fermeranno

e il mio corpo è gia caldo,

sono pronta.

L'uomo che non ha paura

Sono un essere incostante,


sono uggiosa, sono pigra.



Se sei debole,

se hai paura,

se vuoi sicurezza e tranquillità...



...non ti appoggiare alle mie spalle

ti lascerò cadere.

Non fidarti dei miei entusiasmi,

non sono falsi, ma si disperdono velocemente.

Il mio sorriso migliore,

la luce nei miei occhi

dura il tempo di un emozione,

dura un soffio.



Ma per quel momento,

per quell'emozione,

sono disposta a tutto.

Mi getto nelle fiamme dei miei respiri

e brucio di una febbre travolgente.

Sta lì il mio coraggio,

lì tra le mie mani che bramano altre mani

tra la mie labbra che si gonfiano,

tra i pensieri caldi che stravolgono i miei movimenti.

E in quell'attimo potrai vivermi completamente

assorbirmi fino all'ultima lacrima.



Ora,

bisogna essere disposti a rischiare,

bisogna essere disposti ad annientarsi,

per godere di simili sensazioni.

E' necessario abbandonarsi completamente,

è fondamentale amarmi,

anche per respirarmi un solo istante.



Dove si trova l'uomo che non ha paura?

domenica 22 agosto 2010

Metamorfosi felina

Il divano blu sparisce sotto i polpastrelli rosa


che l'hanno accarezzato con gentilezza fino ad un attimo prima



Un calore forte parte dal collo e crea piccole lacrime

contenenti sogni ed illusioni



Lei sorride sotto i baffi lunghi

e stiracchia la schiena fluida in movimenti morbidi



Gli occhi gialli attenti alle parole

che dalle zampe arrivano al cuore



La sensazione di essere accarezzata da una mano grande

e il vibrare sordo delle fusa nelle orecchie



Oggi il corpo si è confuso nel torpore della mattina calda

e si è trasformato lentamente



Adesso, felino, saltella per la casa.

giovedì 19 agosto 2010

C.

sogno di un momento
dove incontrarti
sotto un cielo nero nero

dove lasciare andare tutto il corpo
dentro le tue braccia

dove la mia pelle diventa la tua pelle
e le nostre mani si intrecciano
in catene di seta

e gli amanti, i letti
gli occhi indiscreti
delle persone invidiose
si dissolvono come nebbia

niente intorno
niente apparte il nostro
morire l'uno dentro l'altra
nell'estasi di
un dolcissimo amplesso.

venerdì 13 agosto 2010

villeggiatura

Tutto tace...
Tranne quell'angoscia
quella vera
che pervade l'animo in collera
come un tempesta nera
che mi schiaffeggia la mente.

Sabbia in gola
vento nelle orecchie
e le alghe marcie
che puzzolenti si insinuano
nelle narici.

Durante il più rosa dei tramonti
io vedo mari di melma viscida
dove nuotano persone lobotomizzate
e diavoli rossi che si rincorrono
impazziti tra i bambini che giocano
con carcasse di scoiattoli

Serpenti strisciano
tra le cosce unte delle signore sui lettini
e sulla testa del bagnino volano
streghe pazze e affamate

Materassini di gomma colorata
distrutti dai denti aguzzi
di squali assassini
e dalle ville bianche
che si affacciano sulla scogliera
si suicidano fanciulle isteriche
gettandosi come areoplanini di carta
dalle finestre

Corvi neri spezzano
l'azzurro del cielo
con il loro urlo gracchiante
mentre da una sdraio
il mio corpo osserva la scena

il mio corpo senza vita.

giovedì 12 agosto 2010

in cima alle scale

Correvo su per le scale


correvo in fretta

con l'intento di dimenticarti e lasciarti

dentro un bicchiere di vodka



Non avevo idea che in cima a quelle scale ti avrei trovato

così pieno di tutto

così affascinante

così come la mia mente ti ricorda



per un istante

un attimo brevissimo

sono scivolata come un gatto

tra le tue braccia

ho coccolato le tue labbra con un bacio denso

e ho respirato il tuo profumo

solleticandoti il collo



poi ho chiuso in un battito di ciglia

questo sogno così breve e così reale

e sorridendo, con cautela, ho fatto un passo lento,

uno dei tre passi che mi dividevano dai tuoi occhi.



solo quando il piede scalzo e colmo di sabbia

ha sfiorato la mattonella fredda mi sono accorta di lei e del suo sguardo indagatore...



...non sono bastate le risate, i balli, gli amici e neppure i fiumi di vodka
 
per dimenticare i brividi provati in cima a quelle scale!

martedì 10 agosto 2010

Notte di San Lorenzo

In realtà la mia anima dipinge con i suoi colori il mio corpo




i capelli gialli gli occhi azzurri le labbra rosa



sei lontano e sono spenta



lo si può vedere dalle occhiaie scure

come il cielo di un acquazzone d'agosto,

che si sono posate da qualche giorno sotto gli occhi



la mia bocca non è polpa rossa di frutta matura

ma bianca e verde e viola



mi hai privato del tuo corpo di marmo,

della tua pelle di seta,

dei tuoi occhi

buchi neri profondi, infiniti



e il desiderio tra le mie gambe è sparito



è assente la brina del mio piacere



i capelli bianchi bruciati dal sale



non ho l'ombra del tuo letto

e le tue lenzuola sono stese su altre gambe

su un'altra pancia

che ti accoglie ingrata e inconsapevole



la mia pelle opaca

non assorbe la linfa dei tuoi gemiti fondi



nella tua gola sentivo la tua forza

la tua giovinezza



torno a me stessa e cancello dalla mente il ricordo

delle stelle cadenti che contavi mentre colmavo me stessa di te



mentre in una macchina al buio ti donavo dolcezza.

giovedì 5 agosto 2010

Lacrime notturne

Verso lacrime notturne


che tentano una fuga dagli occhi

hanno visto troppo

hanno incontrato la verità



Ma le lacrime maledette

nel tragitto verso il cuscino

perdono la strada e arrivano alle orecchie

per poi dai lobi risalire fredde al cervello



E' il ciclo devastante delle cose

è una sorta di persecuzione dei sentimenti

è continuare a piangere per ripulire l'anima!