mercoledì 8 dicembre 2010

M.

Amore,
amore mio
viaggi lontano,
ma io ti raggiungo in ogni dove
e assaporo il tuo respiro
finche la notte muore.

Aggiungo alla mia vita
le tue braccia,
ma dei tuoi sensi, mio tesoro,
non rimane traccia.

E io la cerco,
come il cieco cerca luce
e tu diventi, senza volerlo, il duce
delle mie parole chiare.

Resta qui, non te ne andare.

Mi congiungi all'universo che cercavo
e non mi perdo
mentre nelle mie ombre vago.

In questa notte
il tuo ricordo che soccombe
sopra ogni sensazione,
prepotente tormentone.

Nella pelle,
nelle mani,
mentre immagino un domani
senza fine,
assordante,
tu sorvoli la mia mente.

Assetato di balocchi
spremi immagini
e le tocchi.

Tocchi la mia essenza oscura
e in un attimo è paura.

Se mi scordo tutto quanto
e il respiro si fa canto
disarmato e spumeggiante,
inerme ed inquietante.

Raccogli i sassi del destino
e disegna il mio cammino
non ti chiederò altro adesso,

se non compromettere te stesso!