Mami: Agata devo dirti una cosa brutta.
Agata: Si mamma? Dimmi.
Mami: Ti ricordi i micini nati alla gatta della nonna Tosca… uno purtroppo è morto…
Agata: Nooooooo…perché è morto mamma?
Mami: Forse perché era più debole degli altri o forse era malato.
Agata: Poverino, mi dispiace, ma gli altri?
Mami: No gli altri due stanno bene. Appena cresceranno un pochino potremo prenderne uno.
Agata: Si, si dai!!!!
(momento di silenzio)
Agata: Mamma, anch’io devo dirti una cosa brutta…
Mami: Davvero amore? Dimmi.
Agata: Mamma, anche Gesù è morto!!!
(Mami cerca di non scoppiare in una risata pazzesca e cerca di avere un’espressione seria e dispiaciuta)
Agata: Però poi a Pasqua torna vivo!!!!
martedì 30 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
mercoledì 24 marzo 2010
Mammina Tacco 12
Sfoggia borse con le frange
Insieme a sacchi della spesa
Lo zainetto ha sulle spalle
Di una bimba faticona
Nel salotto luminoso
Tra Barbie e riviste di moda
Balla sulle note di canzonette allegre
Mentre scansa con grazia
I pensieri suoi più cupi
Inventandosi emozioni
Sogna come da piccina
Principi splendenti in abiti di Gucci
Indossando maglie nere e leggins leopardati
Cucina minestrine
Pasta in bianco e surgelati
Nella trousse tra i suoi rossetti
Pasta Fissan e fermagli rosa
Nei suoi vasi rose rosse
Nei suoi cassetti Ovini Kinder
Lascia off limits il lettone
ma di sabato mattina
tra una coccola ed sogno
stringe al cuore una bambina.
giovedì 18 marzo 2010
Controllo
Sensazione di soffocamento
al pensiero di un legame
Occultare il sogno di bambina
Procedere dritta su una via sconosciuta
Vivere di me stessa
e della mia poesia
Mentre intorno
anime ballerine
incontrano il mio sguardo
perso nel vuoto
Scoprire una passione
primaverile
nelle immagini contorte della mente
e rinnegarla
per poi ritrovarla
nei risvegli notturni
nelle mani mature
di una donna
che si specchia tutte le mattine
nello specchio del mio bagno
Scoprendosi forse troppo cresciuta
ma più forte e consapevole
A volte sopraggiunge la paura
che si mischia ad una disperazione
conosciuta
cotrollarla è diventato l'esercizio
più naturale della mente
martedì 16 marzo 2010
Villa Bellosguardo
Accompagna il vento marzolino
raffiche di polline
e sotto le nostre narice si mischia agli odori
della pelle, dei maglioni e dei jeans.
Colori sui prati,
ha visto mille primavere scoppiare.
Scatto fotografie, respiro,
gioco con i petali setosi
dei fiori che raccolgo e infilo nei capelli.
Dormi e il peso del tuo corpo schiaccia
l’erba frescolina.
Poi camminiamo tra i lecci
Ascoltando il fruscio delle foglie,
scansiamo le violette mentre l’ombra del bosco
ci fa rabbrividire.
Un abbraccio solo a scaldarci,
mentre la realtà del mio essere ci allontana
e il mio senso di libertà
si insinua prepotente
nel nostro pomeriggio domenicale.
raffiche di polline
e sotto le nostre narice si mischia agli odori
della pelle, dei maglioni e dei jeans.
Colori sui prati,
esplosione dell’azzurro del cielo.
La villa, innondata di luce accecante,
Scatto fotografie, respiro,
gioco con i petali setosi
dei fiori che raccolgo e infilo nei capelli.
Dormi e il peso del tuo corpo schiaccia
l’erba frescolina.
Poi camminiamo tra i lecci
Ascoltando il fruscio delle foglie,
scansiamo le violette mentre l’ombra del bosco
ci fa rabbrividire.
Un abbraccio solo a scaldarci,
mentre la realtà del mio essere ci allontana
e il mio senso di libertà
si insinua prepotente
nel nostro pomeriggio domenicale.
cliccami il coraggio
...le ho lette e rilette!
impaginate e rimpaginate, corrette, spulciate...
le ho fatte leggere alle persone che "contano", nonostante il loro giudizio viziato dal fatto che mi conoscono...
e poi stamattina ho impostato l'e-mail, ho aggiunto l'allegato "Paturnie" e con la salivazione azzerata e la mano tremante ho cliccato su invio!
Lee super impaurita!
Lee che attende, forse inutilmente!
Lee che sorride!
impaginate e rimpaginate, corrette, spulciate...
le ho fatte leggere alle persone che "contano", nonostante il loro giudizio viziato dal fatto che mi conoscono...
e poi stamattina ho impostato l'e-mail, ho aggiunto l'allegato "Paturnie" e con la salivazione azzerata e la mano tremante ho cliccato su invio!
Lee super impaurita!
Lee che attende, forse inutilmente!
Lee che sorride!
mercoledì 10 marzo 2010
bando alle ciance
Ho deciso che questa volto ci provo, con l'aiuto della mia amica del cuore sceglierò le poesie da inviare,
poi staremo a vedere...
Stasera mi metterò al lavoro e le riprenderò in mano tutte, una ad una, per cercare di ottenere qualcosa che abbia un chè di pubblicabile.
Ho tanta, tanta paura, di che cosa non lo so neppure io, forse di fare un buco nell'acqua, di non essere all'altezza o forse proprio di riuscire, di vedere che in fin dei conti qualcosa di buono c'è anche in me.
In ogni caso avrò accanto la mia compagna di avventure che nel momento in cui, senza ombra di dubbio, sarò tentata a cestinare tutto per l'ennesima volta, cliccherà il pulsante di invio al posto mio.
E che Dio me la mandi buona...
poi staremo a vedere...
Stasera mi metterò al lavoro e le riprenderò in mano tutte, una ad una, per cercare di ottenere qualcosa che abbia un chè di pubblicabile.
Ho tanta, tanta paura, di che cosa non lo so neppure io, forse di fare un buco nell'acqua, di non essere all'altezza o forse proprio di riuscire, di vedere che in fin dei conti qualcosa di buono c'è anche in me.
In ogni caso avrò accanto la mia compagna di avventure che nel momento in cui, senza ombra di dubbio, sarò tentata a cestinare tutto per l'ennesima volta, cliccherà il pulsante di invio al posto mio.
E che Dio me la mandi buona...
martedì 9 marzo 2010
libellula
Mi hai schiaffeggiato il cuore con mani di piombo,
ho toccato terra cadendo lenta come una piuma,
bianca, leggera.
Nel secchio dove ho raccolto le lacrime farò annegare
gli uccellini canterini delle tue favole e
tirerò il collo alle galline gracchianti del tuo sudicio pollaio.
Alle rose strapperò i petali uno ad uno
e mangiandoli mi riprenderò la mia eleganza.
Cammino goffa come un sacco di patate adesso,
ma nasceranno rami forti di pini secolari
dalle mie braccia stanche dei tuoi abbracci mosci.
Gli occhi tuoi falsi e maligni,
che implorano una sciocca pietà dalle mie labbra,
accecherò con l'uncino appuntito dell'indifferenza.
Non indosserò più smilzi vestiti rossi,
ma avvolta in bustini di pizzo e sottane d'organza
dai colori pastello,
svolazzerò come una libellula impazzita.
ho toccato terra cadendo lenta come una piuma,
bianca, leggera.
Nel secchio dove ho raccolto le lacrime farò annegare
gli uccellini canterini delle tue favole e
tirerò il collo alle galline gracchianti del tuo sudicio pollaio.
Alle rose strapperò i petali uno ad uno
e mangiandoli mi riprenderò la mia eleganza.
Cammino goffa come un sacco di patate adesso,
ma nasceranno rami forti di pini secolari
dalle mie braccia stanche dei tuoi abbracci mosci.
Gli occhi tuoi falsi e maligni,
che implorano una sciocca pietà dalle mie labbra,
accecherò con l'uncino appuntito dell'indifferenza.
Non indosserò più smilzi vestiti rossi,
ma avvolta in bustini di pizzo e sottane d'organza
dai colori pastello,
svolazzerò come una libellula impazzita.
domenica 7 marzo 2010
CAOS
dopo mesi di attesa è arrivata la domenica giusta per fare lo "svuotamento degli armadi...
Peccato che dopo un ora ero nel caos totale...
...meno male che avevo la mia fatina ad aiutarmi...!!!
Peccato che dopo un ora ero nel caos totale...
...meno male che avevo la mia fatina ad aiutarmi...!!!
qualcosa di vecchio, ma incredibilmente attuale!
“Nel silenzio spento della mattina ancora penso:
penso a questa notte, al tuo corpo morbido e caldo…e ancora penso e ripenso a te che ora dormi nel tuo letto, profondamente, irrimediabilmente, mentre io continuo a vagare con la mente, ormai persa tra i fumi nefasti di ieri sera…
al tuo risveglio sarò ancora qui, pronta ad amarti con lentezza e voracità, perché, mia dolce vita, sei l’essenza che colma il mio desiderio.
Che bella serata e ancora più bella la notte che ci ha sorpresi così alterati, ma con una voglia matta di amarci.
Eh no, amore mio, io non ho sonno e non l’avrò mai finchè il tuo ventre continuerà a rispondere attento e fiero al mio tocco pieno d’amore.
Lo sazierò finchè avrò forza e sarai mio per l’eternità.
Non chiudere gli occhi bambina, non ancora, è giorno e c’è il sole di aprile che scalda gli animi.
Non chiudere gli occhi bambina. Non vorrai perderti una domenica tanto leggera. Senza pensieri ne preoccupazioni.
Sì è vero: il tuo uomo si è addormentato, ma tu non sei sola, non lo sarai mai.
Troppi sono i personaggi della tua folle fantasia.
E adesso non avere paura perché ti faranno compagnia in questo pazzo giorno che hai deciso di vivere così, al di fuori del mondo reale eppure per te così normale..
Ma cosa è la normalità se non l’ennesima eccezione in un mondo dove non ci sono regole!”
penso a questa notte, al tuo corpo morbido e caldo…e ancora penso e ripenso a te che ora dormi nel tuo letto, profondamente, irrimediabilmente, mentre io continuo a vagare con la mente, ormai persa tra i fumi nefasti di ieri sera…
al tuo risveglio sarò ancora qui, pronta ad amarti con lentezza e voracità, perché, mia dolce vita, sei l’essenza che colma il mio desiderio.
Che bella serata e ancora più bella la notte che ci ha sorpresi così alterati, ma con una voglia matta di amarci.
Eh no, amore mio, io non ho sonno e non l’avrò mai finchè il tuo ventre continuerà a rispondere attento e fiero al mio tocco pieno d’amore.
Lo sazierò finchè avrò forza e sarai mio per l’eternità.
Non chiudere gli occhi bambina, non ancora, è giorno e c’è il sole di aprile che scalda gli animi.
Non chiudere gli occhi bambina. Non vorrai perderti una domenica tanto leggera. Senza pensieri ne preoccupazioni.
Sì è vero: il tuo uomo si è addormentato, ma tu non sei sola, non lo sarai mai.
Troppi sono i personaggi della tua folle fantasia.
E adesso non avere paura perché ti faranno compagnia in questo pazzo giorno che hai deciso di vivere così, al di fuori del mondo reale eppure per te così normale..
Ma cosa è la normalità se non l’ennesima eccezione in un mondo dove non ci sono regole!”
martedì 2 marzo 2010
essere viscido
Essere viscido dalle parole di melma
dal fiato marcio e bugiardo,
sprechi carezze false su di me
che scanso anche il tuo respiro.
Pronunci con la tua boccaccia sporca
parole insensate alle quali rimango impassibile.
Noiosa la tua voce presuntuosa,
uomo non uomo che si prende
vomitevoli libertà.
Troppo forte il desiderio che
ti possa volatilizzare per sempre
e lasciarci in pace.
La tua sofferenza
è esattamente quello che meriti,
spilli nel tuo cuore
quello che hai ottenuto,
non posso che godere
nel vederti profondamente solo
la mia rivincita sarà
Lei, che pur con un padre diabolico,
diventerà bella e forte come un angelo.
dal fiato marcio e bugiardo,
sprechi carezze false su di me
che scanso anche il tuo respiro.
Pronunci con la tua boccaccia sporca
parole insensate alle quali rimango impassibile.
Noiosa la tua voce presuntuosa,
uomo non uomo che si prende
vomitevoli libertà.
Troppo forte il desiderio che
ti possa volatilizzare per sempre
e lasciarci in pace.
La tua sofferenza
è esattamente quello che meriti,
spilli nel tuo cuore
quello che hai ottenuto,
non posso che godere
nel vederti profondamente solo
la mia rivincita sarà
Lei, che pur con un padre diabolico,
diventerà bella e forte come un angelo.
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