lunedì 25 ottobre 2010

io lo so...

spezzetto gli attimi
come si fa quando si distrugge un puzzle
hai tanto faticato per costruirlo
ma è troppo più forte il desiderio di smontarlo

lotto con la sensazione d'impotenza
che mi priva della ragione
che pesa sulle mie spalle
aggroviglia i sensi

si vive per vivere gli istanti
che addolciscono per un momento il dolore
forse dovresti abbandonarmi
forse dovrei farmi da parte.

giovedì 21 ottobre 2010

Se solo tu mi stessi accanto

Quell’attimo in cui la scintilla attraversa i tuoi occhi


E il tuo sorriso esplode in un’armonia di emozioni

Il momento esatto in cui il tuo corpo inizia a vibrare

Sorretto dalle mie mani impazienti



Per tutte le ore che trascorri nei miei pensieri

Per tutte le ore in cui fai parte di me

Per la tua voce che non riesco a raggiungere

Per la tua mente in cui non riesco ad entrare



Sei un enigma affascinante

Un rebus irrisolvibile

Che muta le lettere improvvisamente

Per sviarmi ed allontanarmi dalla soluzione



Possiedi nuvole inquiete che ti attraversano

E un istante dopo soli incandescenti che le bucano

Risplendi di una luce che neanche tu riesci a vedere

Dalla quale raramente ti lasci illuminare



I secondi della tua dolcezza riempiono le mie voragini

Tu conosci la notte come la conosco io

E in quel buio in cui entrambi viviamo

Mi vorrei accoccolare come un gatto



Se solo tu mi stessi accanto.

mercoledì 13 ottobre 2010

chiusa

chiusa in una prigione emozionale
dove tu mi hai condotto per la mano
afferro strati di stomaco con le braccia
e me li aggroviglio come un turbante sulla testa

perdo i sensi un giorno si e l'altro no
mentre percorro le navate della distanza
ricoperta di forcine appuntite
che mi si piantano nel cervello ad ogni passo

tu respiri e non pensi che al mio ritorno
sporcherò i divani i letti e il pavimento
con il sangue che verso mentre inciampo
in tutti i tuoi "stai tranquilla"

e non mi vanto
di esser debole davanti alle tue mani
o di provare così tante sensazioni
perche chi di noi a più paura
non sono certo io con i miei malumori

io mi butto inerme tra le lenzuola
di un letto che dobbiamo ancora fare
e credo nei tuoi baci e nei tuoi abbracci
come un bambino crede a babbo natale.

sabato 9 ottobre 2010

anima

avere un'anima forte
complicata
priva di difese
pura
cristallina
spaventa
disarma
rende tutto
talmente sensato
talmente vero
che fa paura

chi è pronto
mi vive
chi non è pronto...
...lo lascio andare!

SCONCLUSIONATO PENSIERO

LITIGARE CON LA CODA DELLA GATTA
CHE SI INSINUA TRA SHIFT E CTRL
E RIDERE DA SOLA
(SONO MATTA)
MENTRE IL LETTO
SEMBRA AVERE
POMI D'OTTONE

MI NASCONDO
DIETRO LA TENDA
SILENZIOSA COME UNA FORMICA

MANICI DI SCOPA
CAVALCO
COME AMAZZONE SELVAGGIA

NEL SILENZIO ESALTANTE
DI UNA NOTTE
CHE SI INSINUA
IMPERTINENTE TRA LE RIGHE

MI DOMANDO
QUANTE ANIME
TRATTENGONO
GLI IMPULSI
CHE ORA IMPREGNANO
IL CUSCINO

PERCHE' QUELLO CHE PARLA
E' IL SENTIMENTO...

DORMIRE
EQUIVALE A PERDER TEMPO!

le mie bambine (parte seconda)

non badate alle parole
sono tremende
non badate agli sguardi cattivi
che vorreste rivolgere a voi stesse
sono solo momenti

l'età assottiglia le emozioni
le rende complicate

non siamo più abituate
a viverci,
siamo donne,
ce lo impone il tempo

però aspettate...
un momento
una risata
uno sguardo complice
un abbraccio più stretto

solo noi lo sappiamo...

Vi regalo un ricordo
...una radio...
...una canzone stonata...
...un appostamento...
...una canna...
...mille risate...
tanto amore
le mie amiche,
le mie bambine!

giovedì 7 ottobre 2010

Briciole di pane

Mentre percorrerò la strada


Come Pollicino lascerò cadere briciole di pane

Aspetterò in una stanza al buio il tuo arrivo

Sospirerò e ascolterò il silenzio della tua assenza

Poi ti bacerò

Poi respirerò il tuo odore



La mattina mi sveglierò tra le tue braccia

Saluterò i tuoi occhi scuri con una lacrima

E raccogliendo le briciole di pane

Tenterò di ritrovare la strada

Che mi porterà nuovamente

Lontano da te.

Per te che mangi sale

Per te che mangi sale


E lo risputi dentro il tuo appartamento

Fatto di specchi troppo grandi

Nei quali non vuoi più specchiarti

E col dolore giochi a nascondino

Zitto zitto dietro le tende



Per te che pianti coltelli nel legno

E bevi vino rosso e poi bianco

Poi ancora bianco

Bianco



Accarezzi il gatto

Poi ti da fastidio

Esci e poi rientri

E non hai una meta



Per te che mi odi

E poi mi ami

E poi mi cancelli



Vivi!

Perché io ricordo che ti riesce

Perché ne sei capace.