Nel mio mondo ho imparato ad amare
Ho almeno credo
Ho imparato le regole del silenzio
Ho imparato i ricatti dell’anima
Penzolano dalle mie mani strisce nere di sofferenza
che mi porto dietro pesanti come macigni
Dovute a quell’amore che ho imparato
Di cui in bocca ho il sapore amaro
Io non credo nel destino
Credo nei tagli e nelle botte
Che da sola mi sono inflitta
Credo nel dolore fisico che cancella quello della mente
Io non mi fido delle emozioni
Sono troppo veloci
Ed io troppo pigra per rincorrerle
Alzo solo il braccio quando passano per sfiorarle
Infatti non durano mai più del tempo di una sigaretta
Passo i miei giorni ad annientare i pensieri sugli uomini e sulle donne
E cerco quelli su me stessa, inutilmente
Perché su di me non c’è niente da pensare, dovrei agire.
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