A quasi 30 anni scopro che affrontare le giornate senza incorrere in paturnie e affini è tutta una questione di organizzazione dei pensieri...
- penserò a lui che ho abbandonato
alle sette
mentre faccio un aperitivo
così da confondere il pensiero
con le bollicine del prosecco
- penserò alle nove del mattino
al mio lavoro, che intervallerò con le poesie
che inevitabilmente bloccheranno la mia concentrazione
-alle quattro penserò a ciccibubu...
all'educazione di una figlia
gia più forte e più matura di sua madre
a riempirla di interessi e di cultura
per farla viaggiare sicura nel mondo
- alle dieci e mezzo di sera penserò al desiserio e alla passione
che tanto mi è mancata
che credevo persa
ma che ancora mi esplode dentro
- a mezzanotte penserò a quell'amore immenso che mi rimbomba in testa
-a mezzogiorno penserò al mio corpo
così da mangiare meno
e piacermi di più
- all'ora del tè pensero alla mia famiglia
mescolerò il pensiero della forza e della responsabilità
con la dolcezza dei pan di stelle.
- alle sei penserò alle amiche
che mi salvano ogni volta
dalla tristezza e dal malumore
- alle una di notte
quando brilleranno in cielo mille stelle
e la luna sarà così grande da fare spavento
mi affaccerò alla finestra respirerò l'aria profumata
di mare
e penserò a me stessa!
"è forse una remota speranza la felicità..."
hai di cose a cui pensare??!!sfido le paturnie a farsi strada in tutta questa organizzazione.... ;)
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