Nel mio angolo di paradiso
Svolazzano vespe e zanzare fastidiose
Nel mio angolo di paradiso
Dovrei essere al sicuro
Tu sei una figura lontana
Eppure esisti anche in quel giardino
Ti nascondi tra il rosso vivo dei gerani
Tra le foglie ancora verdi degli alberi
Il tuo riflesso è nell’acqua clorosa della piscina
Le tue parole sbattono e rimbalzano sulla pietra serena
Nella brezza settembrina
Le giuggiole sono gia grinzose
E i fichi si spiaccicano in terra uno ad uno
Le olive sono nere e alcune verdi
I gatti si grogiolano al sole
Io leggo e mi confondo
Io ti leggo ancora
Sei il più dolce degli inferni.
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